CHIVA (chirurgia emodinamica delle varici salvando la safena)
CHIVA è un acronimo francese che significa Cura Conservativa Emodinamica Ambulatoriale dell’Insufficienza Venosa ed è un trattamento delle vene varicose che non prevede mai di eliminare la safena, a differenza di stripping laser e scleromousse.
I presupposti emodinamici dell’intervento sono di conservare la safena e limitare al massimo i gesti demolitivi sulle vene collaterali.
I vantaggi di conservare la safena sono rappresentati da:
- Conservare la funzione della safena di drenare il sangue, cioè di raccogliere il sangue delle vene più superficiali ed inviarlo in quelle profonde.
- Conservare la safena che potrà essere utilizzata in caso di necessità per interventi salvavita come un by-pass aorto coronarico o la rivascolarizzazione di un arto ischemico (by-pass alle gambe).
- Garantire la possibilità di una circolazione accessoria in caso di ostruzione delle vene profonde.
- Limitare l’evolutività della malattia varicosa grazie al ruolo catalizzatore e di drenaggio ell’asse safenico
- Garantire a 10 anni dall’intervento un minor numero di recidive rispetto alle altre procedure come confermato dagli ultimi studi scientifici CHIVA Cochrane review
Per realizzare un intervento CHIVA bisogna fare una accurata mappa emodinamica delle vene varicose e su questa programmare una strategia di trattamento che garantisca alla safena di mantenere la sua funzione di drenaggio del sangue. Ciò richiede esperienza di diagnostica e di emodinamica venosa.
Il trattamento CHIVA si differenzia dalle altre procedure perché pone al primo posto delle scelte terapeutiche il mantenimento della funzione e non la scelta della ricetta migliore per eliminare la safenacon Stripping Lo specialista quindi non sceglie se eliminare la safena con Laser, Radiofrequenza, Mousse o Colla (Superattack), ma sceglie dove fare le deviazioni del flusso per ottenere i risultati funzionali sopra esposti.
I risultati estetici e funzionali ottenibili sono raggiunti applicando al sistema venoso i principi di:
- Interrompere i circoli “viziosi” (circolazioni private, o shunt veno-venosi)
- Frazionare la pressione e ridurre la portata interrompendo i punti di fuga e deconnettendo le collaterali incontinenti ( cioè varicose)
- Utilizzare le perforanti di rientro e l’attività della pompa muscolare per ottenere un buon ritorno venoso.
- Alla fase di cartografia emodinamica pre-operatoria seguirà un intervento chirurgico mini-invasivo in anestesia spinale o locale, privo di dolore e con dimissione in giornata.
L’intervento chirurgico deve essere eseguito dallo stesso operatore che ha fatto la cartografia, per evitare disguidi fra diagnostica preparatoria e realizzazione. Nonostante i risultati ottenibili con questa metodica siano ottimi, la CHIVA non è ancora diffusa e ciò è dovuto alla difficoltà di realizzare una buona mappa ed alla curva di apprendimento di questa metodica che è estremamente lunga.
Fonte: https://chiva.it/chiva/?gclid=EAIaIQobChMI7ZrciLeG6AIVQ7DtCh3t3AAwEAAYASAAEgJAP_D_BwE